Entra nel Sistema di monitoraggio continuo dei campi elettromagnetici
La competenza in materia di monitoraggio dei campi elettromagnetici è del S.U.A.P.: Sportello Unico per le Attività Produttive
Determina dirigenziale affidamento servizi campi elettromagnetici (2013)
Determina dirigenziale affidamento servizi campi elettromagnetici (2012)
A proposito di... inquinamento elettromagnetico
I campi elettromagnetici hanno origine dalle cariche elettriche e dal movimento delle cariche stesse (corrente elettrica).
Ogni onda elettromagnetica è definita dalla sua frequenza.
L’insieme di tutte le onde elettromagnetiche, al variare della frequenza, viene chiamato spettro elettromagnetico.
Quando si parla di inquinamento elettromagnetico ci si riferisce alle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti con frequenza inferiore a quella della luce infrarossa.
Impianti per telecomunicazioni Un impianto di telecomunicazioni è un sistema di antenne la cui funzione principale è quella di consentire la trasmissione di un segnale elettrico, contenente una informazione, nello spazio sotto forma di onda elettromagnetica.
I ripetitori radiotelevisivi sono situati per lo più in punti elevati del territorio, dato che possono coprire bacini di utenza che interessano anche diverse province.
La realizzazione di queste antenne al di fuori dei centri abitati permette di realizzare installazioni in regola con le norme di sicurezza relative all’esposizione della popolazione.
Le stazione radio base per la telefonia cellulare sono gli impianti di telecomunicazione che, per la loro capillare diffusione nei centri abitati, generano maggiore preoccupazione tra i cittadini.
Il servizio di telefonia cellulare viene realizzato tramite un sistema complesso di tipo broadcasting (da un punto emittente a molti punti riceventi) che è la rete radiomobile.
Ciascuna stazione radio base è costituita da antenne che trasmettono il segnale al telefono cellulare ed antenne che ricevono il segnale trasmesso da quest’ultimo.
Le antenne possono essere installate su appositi tralicci, oppure su edifici, in modo che il segnale possa essere irradiato senza troppe attenuazioni sul territorio interessato.
Le frequenze utilizzate sono comprese tra i 900 MHz e i 1900 MHz e le potenze in antenna possono variare tra i 25 Watt i 70 Watt.
Ogni stazione radio base interessa una porzione limitata di territorio, detta comunemente “cella”.
A differenza degli impianti radiotelevisivi sono usati bassi livelli di potenza per evitare che i segnali provenienti da celle attigue interferiscano tra loro.
Inoltre, grazie anche alle particolari tipologie di antenne impiegate, i livelli di campo elettromagnetico prodotto rimangono nella maggioranza dei casi molto bassi.
Al suolo i livelli di campo elettromagnetico che si riscontrano entro un raggio di 100-200 metri da una stazione radio base, sono generalmente compresi tra 0.1 e 2 V/m, mentre il decreto nazionale fissa a 20 V/m il limite di esposizione e a 6 V/m la misura di cautela.
I ponti radio sono un esempio di sistemi di trasmissione direttiva (da punto a punto). Essi sono realizzati con antenne paraboliche che irradiano l’energia elettromagnetica in fasci molto stretti per collegare tra loro due antenne anche molto lontane e tra le quali non devono essere presenti ostacoli.
Solitamente vengono utilizzate potenze molto basse e nonostante l’elevato impatto visivo di questi impianti, l’elevata direttività delle antenne e le basse potenze utilizzate rendono trascurabili gli effetti di questo tipo di trasmissione.
Le linee elettriche possono essere suddivise in:
- altissima tensione AAT (da 380 KV a 220 KV)
- alta tensione AT (da 150 KV a 40 KV)
- media tensione MT (da 15 KV a 20 KV)
- bassa tensione BT (380V)
 Il fenomeno dell’esposizione ai campi elettromagnetici non è una novità degli ultimi anni, ma il recente sviluppo del settore delle telecomunicazioni ha prodotto un consistente aumento delle fonti di inquinamento elettromagnetico. In particolare la massiccia diffusione di impianti per telefonia mobile ha focalizzato sul problema l’attenzione del pubblico.
La normativa sta oggi regolamentando la materia in modo sempre più efficace e le Agenzie Ambientali e le ASL esercitano una attività di controllo sistematica sugli impianti e sui siti.