Tra i più importanti edifici seicenteschi va annoverato Palazzo D'Avossa.
La struttura originariamente era di proprietà della nobile famiglia Della Calce. I D'Avossa, altrettanto nobile famiglia salernitana, nel 1300 esiliarono dalla Spagna per sfuggire ad ingiuste persecuzioni. Il palazzo ha un corridoio con volta a botte attraverso cui si accede al cortile che, arricchito da nicchie ornate da statue marmoree, ospitava i locali delle antiche scuderie del palazzo.
Sul lato destro del cortile si trova un elegante scalone aperto, che conduce ai piani superiori. Gli ultimi due piani sono elevazioni posteriori. Le pareti del maestoso scalone erano affrescate da episodi della "Gerusalemme Liberata".
Autore del restauro della prima metà del 700 è Ferdinando Sanfelice, il maggior artista del tempo legato all'ambiente salernitano.