Il Palazzo di Città di Salerno fu inaugurato il 12 aprile 1936. Occupa una superficie di circa 5.000 mq per quattro piani d’altezza, con un portico sul fronte principale ed una corte centrale quasi interamente occupata da uno scalone “d’onore” a due rampe che conduceva direttamente nell’appartamento di rappresentanza del Podestà. Lo stile è quello tipico delle più importanti opere realizzate durante il regime fascista. L’ambiente più imponente è il Salone di Ricevimento, dove nel 1944 si riunì il primo Consiglio dei Ministri e il Governo di Unità Nazionale, oggi Salone dei Marmi per il rivestimento in marmi policromi, con mosaici variopinti in oro, rosso e blu, i colori della municipalità salernitana, e lampade opaline che richiamano stilizzazioni di fontane; il tutto sovrastato dal ciclo pittorico dell’artista salernitano Pasquale Avallone.
All’interno può essere ammirato il gruppo di statue in bronzo, recentemente restaurate, scolpite da Gaetano Chiaromonte. Adiacente al salone vi era la Sala delle Commissioni, oggi Sala della Giunta; sul lato opposto la Sala della Consulta, oggi Sala del Gonfalone, coperto da un solaio a cassettoni in vetro-cemento; seguivano il Salotto ed il Gabinetto del Podestà; quelli del Vice-Podestà e del Segretario Generale.
Il pianoterra del Palazzo di Città è occupato quasi per metà dal Cinema-Teatro Augusteo: un’ampia e monumentale sala, caratterizzata da una volta in cemento armato dai cui lacunari si diffonde la luce, capace di ospitare un pubblico di 700 persone.
Restaurato di recente e riaperto al pubblico dopo anni di inattività il Cinema Teatro Augusteo rappresenta oggi uno dei luoghi più ambiti per la rappresentazione di spettacoli d’ogni genere.